

Principesca e Ducale Casa di Gonzaga Trivulzio Galli d'Alvito e Mesolcina

I Principi di Mesolcina: La sovranità e la Fons Honorum
I Principi di Mesolcina, di Mesocco e Sacro Romano Impero furono Principi Sovrani che godettero dell'Immediatezza Imperiale dal 1480, quando Gian Giacomo II Trivulzio, detto il Grande, fu investito del titolo di Langravio di Mesolcina dal Sacro Romano Imperatore, con il diritto di coniare moneta, conferire titoli di Cavalierato, di Cavaliere della Milizia Aurea dello Speron d'Oro, nonché di Canonico e Dottore.
Questi privilegi imperiali furono confermati validi anche per il Regno di Francia, dove il Langravio di Mesolcina ricevette il titolo francese di Duca di Mesolcina nel 1481, che fu poi ripristinato come titolo del Ducato di Milano da Re Luigi IX di Francia nel 1499, insieme al titolo di Principe di Trivulzio.
I Langravi e i Duchi di Mesolcina si avvalsero sempre dei loro privilegi di Sovrani, coniando moneta propria, concedendo titoli e mantenendo ambasciatori presso le corti di Roma, Napoli e Parigi, oltre ad usare il loro voto nella Dieta dei Principi e Conti del Sacro Romano Impero.

Sua Altezza Serenissima il Principe D. Antonio VIII Gonzaga Trivulzio Galli, detto Il Santo, V Principe di Mesolcina, Principe de Trivulzio-Galli, di Mesocco e del Sacro Romano Impero, in abiti come Cavaliere dell'Ordine del Toson d'Oro.
Nel 1605, dopo la morte di Don Carlo Emanuele Teodoro Trivulzio, VI Duca di Mesolcina, Marchese di Melzo e Gorgonzola, morto combattendo sui fronti di battaglia alla guida delle truppe cattoliche del Tercio Trivulzio in quelli che oggi sono i Paesi Bassi, suo figlio, Don Giangiacomo II Gonzaga Trivulzio, VII Duca di Mesolcina, fu elevato al rango di Principe di Mesolcina, di Mesocco e del Sacro Romano Impero (avendo ricevuto un seggio nella Dieta Imperiale nel 1622). I Privilegi dell'Immediatezza Imperiale concessi a Don Gian Giacomo II, il Grande, nel 1480 furono confermati e il Principe ottenne anche il diritto di concedere la nobiltà ai suoi vassalli, con i titoli di Cavaliere, Cavaliere Ereditario, Signore, Barone e Conte, a dimostrazione del fatto che i Principi di Mesolcina erano Principi Sovrani e non semplicemente Principi titolari.
Con l'avanzata della cosiddetta Lega Grigia contro i territori delle Valli Mesolcina, Calanca e Hinterrhein, il Sacro Romano Imperatore concesse al Principato di Mesolcina un considerevole ampliamento dei territori con Immediatezza Imperiale, con la concessione delle Baronie Imperiali di Rettegno, Bettola e Dornberg il 2 gennaio 1654 da parte dell'Imperatore Ferdinando III, dove il Principe di Mesolcina poté esercitare la sua piena Sovranità e Fons Honorum (da cui il lungo titolo di Principe di Mesolcina-Rettegno-Bettola-Dornberg, di Mesocco e del Sacro Romano Impero), coniando moneta e mantenendo tutte le altre caratteristiche di uno Stato Sovrano.
La sovranità del Principe di Mesolcina non fu mai messa in discussione, al punto che nel 1682, in virtù del Patto di Milano, il Principato fu diviso al suo interno in un Teilfürstentum, con il Principe Sovrano di Mesolcina-Rettegno-Bettola-Dornberg e il Principe Sovrano di Mesolcina-Alvito esistenti fino al 1800. Con l'estinzione della linea di Alvito, il Teilfürstentum cessò di esistere e fu ripristinata un'unica linea principesca sia per la Mesolcina che per il Ducato di Alvito. Sia i Principi Sovrani di Mesolcina-Rettegno-Bettola-Dornberg che i Principi Sovrani di Mesolcina-Alvito coniarono monete con circolazione legale, non solo nei loro stati ma anche in altri territori del Sacro Romano Impero, come il Ducato di Milano (privilegio dell'imperatore Federico III) e il Regno di Francia (privilegio di re Luigi XI). Con la fine del Sacro Romano Impero nel 1806, il Principato di Mesolcina non ottenne un ampio riconoscimento, rimanendo formalmente uno stato sovrano. I territori di Rettegno e Bettola furono invasi durante l'Unità d'Italia nel 1861, lasciando al Principato di Mesolcina la sovranità su Dornberg (Montespino), nell'attuale Slovenia, che fu invasa dal Regno di Serbia solo dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, nel 1918, determinando la fine del Principato come stato sovrano.
In quanto ex dinastia sovrana il cui dominio si estese dal XV secolo fino agli inizi del XX, la Casa dei Gonzaga Trivulzio Galli di Mesolcina è titolare a pieno titolo della Fons Honorum, mantenuta dal suo Capo, attualmente Sua Altezza Serenissima il Principe Don Andrea III Giangiacomo Gonzaga Trivulzio Galli, XVIII Principe di Mesolcina, di Mesocco e del Sacro Romano Impero, XXI Duca di Alvito, che mantiene gli Ordini Dinastici della Casa Principesca, è Capo della Nobiltà dell'ex Principato di Mesolcina e mantiene l'esercizio della sua Fons Honorum, affinché non vada perduta.
Monete dei Principi di Mesolcina: signo della sovranità






